giovedì 14 gennaio 2016

Strategie per le scommesse: i punti in comune col casinò
Nel moderno mercato delle scommesse è facile che gli operatori che danno la possibilità di fare pronostici sugli eventi sportivi offrano anche una selezione dedicata ai giochi da casinò. Quella che può sembrare una semplice diversificazione di prodotto può invece rivelarsi una ghiotta occasione per gli utenti, visto che quelli che apparentemente sembrano due mondi distanti hanno in realtà numerosi punti in comune, soprattutto dal punto di vista delle strategie attuabili.
In quest’articolo cercheremo di scoprire come le strategie che si applicano comunemente al tavolo verde possano risultare vincenti anche quando si vuol trarre un profitto dalle scommesse sugli eventi sportivi, tenendo sempre a mente che per quanto la buona sorte abbia un ruolo importante in entrambe le tipologie di gioco, la statistica occupa un ruolo ancor più decisivo.

Il primo fattore da tenere in considerazione è chiaramente quello legato al rischio: diffidate degli articoli che vi parlano di trucchi vincenti al 100% perché ovviamente non esistono modi certi di vincere. Il banco mantiene sempre un margine di vantaggio sull’insieme dei giocatori e dunque l’obiettivo finale di una sessione al tavolo o di una giornata di scommesse dev’essere quello di giocare nel modo razionalmente e statisticamente più conveniente.
Uno dei metodi più frequentemente utilizzati per ridurre i rischi è quello di diversificare le puntate in diverse bet, in modo da non perdere tutto il capitale investito se si verifica un evento avverso. È quello che succede nel mondo delle scommesse, in cui si prepara una schedina più rischiosa e poi se ne giocano altre che garantiscono un guadagno meno elevato ma statisticamente più probabile. Stesso discorso vale nel blackjack, gioco nel quale i player seduti al tavolo hanno addirittura la possibilità di piazzare le proprie poste su l’ “assicurazione”, ovvero un tipo di scommessa che li tutela nel caso in cui il banco realizzi proprio un blackjack.

È altrettanto vero però che c’è una grossa differenza tra i giochi di casinò e le scommesse, almeno per quelle riguardati la vittoria di una partita: nel calcio, e negli eventi sportivi in generale, il risultato dipende molto dal fattore umano ed è in qualche modo possibile fare delle valutazioni sui giocatori che scenderanno in campo. Questo vuol dire che taluni eventi saranno considerati più “sicuri” rispetto ad altri, perché la forza della squadra o del giocatore possono determinare il risultato.
Nel casinò invece le probabilità degli eventi sono predefinite e non dipendono in alcun modo dal fattore umano: quando si è seduti al tavolo da blackjack piuttosto che alla roulette, esistono delle probabilità e delle strategie che devono essere messe in atto basandosi su aspetti matematici piuttosto che umani, che si possono dedurre proprio dalle regole della roulette. Certo è che negli sport non sempre vince il più forte, dunque anche in quei casi conviene orientarsi su scommesse che si possano in qualche maniera basare su dati statistici, come per esempio il numero medio di gol in una partita di un certo campionato, piuttosto che sulla presunta forza delle squadre in campo: un esempio di quest’aspetto può essere la difficilmente pronosticabile sconfitta casalinga dell’Inter contro il Sassuolo.

In realtà quest’anno il campionato italiano sembra piuttosto una lunga partita di poker, nel quale un gruppo di giocatori si fronteggia senza sapere veramente quale punto abbiano gli altri. L’estate e il calciomercato hanno mescolato le carte e le prime partite della stagione sembravano dire che ad aver ricevuto poi le migliori mani dal mazziere fossero Roma e Inter.
Dopo aver girato il flop però, si sono rinsaldate le posizioni di Napoli e Juventus, che probabilmente avevano in mano una mano che poteva essere considerata media, come magari dei “suited connector”, ma che adesso hanno quattro quinti di colore o magari un progetto di scala reale. Possiamo affermare che le partite di qui a marzo potranno essere considerate come un Turn e che diranno chi veramente può andare a vedere le puntate dei giocatori più forti e chi invece dovrà passare la mano perché in bluff.
Quello che succederà al River però non è ancora dato saperlo visto che nel calcio, esattamente come nel poker, una carta o una partita possono cambiare tutto il senso di una stagione. Di esempi ce ne sono tanti ma probabilmente i più famosi sono due: lo Scudetto vinto dalla Juventus il 5 Maggio 2002 ai danni dell’Inter e quello vinto dalla Lazio proprio ai danni della Vecchia Signora nel 2002.



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